Il controllo della freschezza delle carni bovine è un processo che mira a valutarne la qualità e la salubrità. Esistono diversi metodi e indicatori che vengono utilizzati per effettuare questa valutazione, di cui elenchiamo i principali:
- Aspetto visivo: la carne fresca dovrebbe avere un colore brillante, essere priva di macchie o decolorazioni e avere una consistenza compatta. Segni di deterioramento come scolorimento, macchie verdi o brune, superficie appiccicosa o odori sgradevoli possono indicare che la carne non è fresca.
- Odore: la carne fresca ha un odore neutro o leggermente dolce. Odori sgradevoli o pungenti possono indicare che la carne è deteriorata.
- Test del tocco: la carne fresca dovrebbe essere elastica al tatto. Se la carne è molle, viscida o ha una consistenza sgradevole, potrebbe essere segno di deterioramento.
- Software per il tracciamento: verificare i dati per valutare la freschezza della carne, tramite il bar code posto sull’etichetta di ogni mezzena consegnata all’interno dello stabilimento.
- Catena del freddo: mantenere i prodotti a temperature basse e controllate per preservarne la freschezza, la qualità, la salubrità e la durata di conservazione
- Confezionamento: se la confezione presenta segni di gonfiore, perdite o danni, potrebbe indicare una potenziale contaminazione o deterioramento della carne.
- Acidità (pH): in. fase di scarico il pH della carne viene misurato per valutarne la freschezza: la carne fresca si presenta solitamente con un pH basso, mentre un pH elevato può indicare un prodotto febbrato che andrà immediatamente scartato.